top of page
Chi siamo.jpg
Icona Oro Dei Colli

CHI SIAMO

Siamo due “milanesi” che quindici anni fa hanno deciso di acquistare una seconda casa facilmente raggiungibile; siamo arrivati sui Colli Tortonesi per puro caso ed è stato amore a prima vista. Nei primi anni si trattava di vivere questa campagna solo nei week end, per stare in città il resto della settimana. Girando il territorio e conoscendo piano piano le realtà della zona abbiamo scoperto diversi presidi slow food e tante altre realtà imprenditoriali che, prima di noi, provenivano dalla città.

Poco alla volta abbiamo preso coscienza che ci sarebbe piaciuto iniziare un'attività legata alla terra; con il fermo forzato della pandemia e potendo lavorare da remoto, le nostre pause in campagna si sono sempre più allungate per invertire completamente i giorni di permanenza in questi luoghi. Nel frattempo abbiamo acquistato dei terreni, piantumato alberi da frutto, ulivi e aromatiche; infine abbiamo acquistato, più per curiosità, 2 famiglie di api utilizzando arnie particolari che comportano una gestione sostenibile tramite l'apicoltura naturale.

Poco più di un anno fa, preso atto che la nostra vita era ormai legata a filo doppio a questa terra, abbiamo deciso di abbandonare definitivamente Milano, dove oramai non aveva più senso per noi restare.

A noi due, si è poi unita Never, una meticcia di pastore Maremmano, Golden e chissà quali altri miscugli!

Arnia Kenya Top Bar

La Kenya Top Bar è un'arnia a sviluppo orizzontale, un cassone a forma di trapezio (mezzo esagono), la parte superiore è chiusa da delle barre che reggono i favi a loro volta sormontate da un coperchio.

In questa zona geografica vivono le api ligustiche.

Abbiamo cercato di conoscere questo meraviglioso mondo attraverso innumerevoli corsi teorici e pratici. Ma la formazione vera ha cominciato a prendere corpo quando è iniziata la gestione dei primi nuclei di api. Siamo partiti con quattro arnie, per arrivare ad averne, oggi, una decina.
 Prima ancora di gestire le famiglie abbiamo individuato l’area in cui queste sarebbero state collocate. La nostra scelta è quindi caduta su un campo riparato dai venti freddi invernali, con una buona presenza di piante nettarifere e pollinifere in tutti i mesi primaverili ed estivi. Nei prossimi mesi vorremmo estendere l’area dell’apiario, collocandone altre. Non escludiamo neppure di poter intraprendere, sempre in un prossimo futuro, anche un esperienza che più si avvicini alla metodologia “convenzionale”, sempre con il massimo rispetto dell’ape e del suo mondo.

Api ligustiche
bottom of page